Museo Archeologico Provinciale
Aperto al pubblico nel 1927, dal 1964 è ospitato nell’ex convento della chiesa di san Benedetto. La struttura ospitava un cortile circondato da un porticato di cui se ne osservano le vestigia ed alcune colonne probabilmente provenienti dal foro, venne in parte demolito a causa della costruzione di via S. Benedetto. All’esterno sono ancora visibili l’arcone e delle […]
Aperto al pubblico nel 1927, dal 1964 è ospitato nell’ex convento della chiesa di san Benedetto. La struttura ospitava un cortile circondato da un porticato di cui se ne osservano le vestigia ed alcune colonne probabilmente provenienti dal foro, venne in parte demolito a causa della costruzione di via S. Benedetto. All’esterno sono ancora visibili l’arcone e delle mensolette relativi al Castelnuovo diMargherita di Durazzo.
Nel lapidario-giardino, sono presenti numerose statue, rilievi e lapidi onorarie provenienti soprattutto dalla Salerno romana. Al piano inferiore, invece, sono mostrate le principali correnti culturali della Campania e soprattutto della provincia di Salerno, fin dall’età del Ferro. Molto importante è il corredo della tomba rinvenuta a Roscigno, databile tra la fine del V e l’inizio del VI secolo a.C., i cui reperti principali sono un kantharos in argento e una corona in argento e oro. Di pregevole fattura sono una serie di collane in ambra, con avorio e pasta vitrea. Importante è anche una tomba rinvenuta ad Oliveto Citra nel 1929, il cui scavo è stato completamente ricostruito.
Al piano superiore sono presenti i resti provenienti da Salerno, dal centro preromano di Fratte, fino all’epoca longobarda. Durante i lavori di riordino dei depositi del museo, sono state ritrovate tantissime lucerne riferibili ad una bottega datata tra il I e il II secolo a.C.. Pezzo forte del museo è una testa in bronzo di età greca raffigurante il dio Apollo, impigliatasi nel 1930 nelle reti di un pescatore salernitano. Nel racconto La pesca miracolosa del 5 maggio 1932, Ungaretti narra del recente ritrovamento della testa di Apollo e della visita del poeta al museo stesso.