Il Giardino della Minerva è stato creato nel XVIII secolo da Matteo Silvatico, un medico importante della famosa Scuola Medica Salernitana, la più antica università di medicina nel mondo, tra i più grandi titoli di vanto della città di Salerno. Il dott. Silvatico realizzò in questo giardino il primo esempio di orto botanico: uno spazio didattico dove i medici insegnavano agli allievi a riconoscere i “semplici”, le piante utilizzate per curare le malattie. Un giardino che Silvatico arricchì di specie rare ed esotiche scoperte nel corso dei suoi innumerevoli viaggi. Dopo il restauro del 2001 nel giardino sono state messe a dimora numerose piante, anche rare, dando particolare rilevanza a quelle specie citate nel Regimen Sanitatis Salernitanum e nell’Opus Pandectarum Medicinae, che venivano usate nel medioevo come piante medicamentose. In particolare è presente nel giardino la leggendaria mandragora, pianta che si riteneva dai poteri straordinari.
Oggi, gli storici Giardini della Minerva rappresentano uno dei più importanti e significativi pezzi della rinascita del centro storico di Salerno. Sviluppati negli anni novanta, sono tappa fondamentale di tutti i principali tour della città. Il giardino, in sinergia con la “Fondazione Scuola Medica Salernitana”, e con alcune associazioni locali, offre animate visite guidate, servizi di accoglienza e di ristoro culturale, in linea con la storia dei luoghi e la memoria della Scuola Medica Salernitana. Sono inoltre tenute attività didattiche e scientifiche.
All’interno del Giardino della Minerva, è possibile trovare alcune piastrelle dipinte medievali, scoperte durante il restauro di Palazzo Capasso. Il giardino ospita mostre ed eventi di particolare interesse in tutte le stagioni. Il ristoro è gestito da Nemus Association, specializzata nella preparazione di tisane con i prodotti locali e certificati. Il 3 maggio 2008 è stato inaugurato a Salerno, nel Giardino della Minerva, il Museo della Farmacia in memoria di Rosario Mazzella. Grazie alla generosità della Dott.ssa Maria Antonietta Petruzzi Mazzella che, con l’obiettivo di creare una mostra, ha concesso in comodato d’uso all’amministrazione comunale materiali d’epoca appartenenti al padre, un farmacista stimato; i materiali e libri di valore sono in mostra nel Palazzo Capasso.
Il materiale esibito:
- Bilancino di precisione
- Vetreria da laboratorio
- Pilloliera
- Mortaio
- Vaseria in ceramica per farmacia
- Siringa
- Misurini
- Alambicco
- Ebulliometro
- Compressore per laboratorio
Libri di testo:
- Farmacopea del 1735 di Niccolo Lemery, stamperia dell’Hertz di Venezia
- Medicamenti (2 tomi – dell’inizio del ‘900)
- Trattato di Farmacologia (Primo ‘900)
- Raccolta di riviste farmaceutiche (1889-1993)
- Elementi di fisica (1841)